Linee morbide che si alternano a “cime” appuntite e a scure pareti di roccia vulcanica. Ottantuno i colli, il più alto dei quali è il monte Venda con i suoi 601 metri. Una miscela unica fatta di elementi naturali e antropizzati che oggi sono tutelati
A pochi chilometri da Padova c’è un territorio di grande bellezza e fascino, un paesaggio che l’uomo abitò sin dall’antichità impreziosendolo con un’eredità storica e culturale conservata sino ai nostri giorni. Un ambiente unico, di origine vulcanica, che gode di un clima particolare e della presenza di benefiche risorse termali.
Terre celebrate da grandi poeti e scrittori come il Petrarca, Ugo Foscolo, Gabriele d’Annunzio, Dino Buzzati e Antonio Fogazzaro.
Per tutelare questo territorio, nell’ottobre del 1989 fu istituito il Parco Regionale dei Colli Euganei, il primo del Veneto: oltre 18 mila ettari nei quali la rigogliosa natura, le testimonianze del passato, la tradizione all’ospitalità, la salubrità delle terme, la ricchezza dell’agricoltura e dei prodotti tipici compongono un insieme irripetibile.
Alla macchia mediterranea dei versanti esposti a sud sono contrapposti boschi di castagni, di quercia, e poi prati, tipicamente molto aridi, in cui si trovano rare specie di orchidee dalle forme e dai colori seducenti. Sulle colline si susseguono ulivi e terrazzamenti di viti che formano suggestive figure geometriche.
Mentre la flora si è abbastanza ben conservata, altrettanto non si può dire della fauna che ha subito nel tempo un consistente impoverimento. Tra i piccoli mammiferi insettivori sono comuni il riccio, la talpa, il topo ragno; tra i roditori il ghiro e il moscardino.
Il territorio del Parco comprende 15 comuni che al pregio ambientale uniscono un ricco patrimonio storico, artistico e culturale. Le testimonianze più antiche sono databili al Paleolitico, ma altrettanto importanti sono quelle di epoca medievale (con fortificazioni, pievi e corti) e rinascimentale (con le splendide dimore fatte costruire dai nobili veneziani).