Punto di ingresso nella Regione per chi viene dal Piemonte, la zona è anche chiamata Bassa Valle. Il primo paese che si incontra è Pont-Saint-Martin, un paese a misura d’uomo con circa 3900 abitanti, situato all’imbocco della valle di Gressoney. Il suo nome è legato ad un antico Ponte Romano in pietra, utilizzato fino al 1831 sebbene ancora oggi integro. Il maestoso ponte a campata unica venne costruito dai Romani presumibilmente intorno al 25 a.C., anno di fondazione di Augusta Praetoria, l’attuale città di Aosta. Fino agli inizi del 1800 è stato l’unico modo per oltrepassare il torrente Lys, che divide il paese in due e poi sbocca nella Dora Baltea. Il grandioso ponte fa parte della cosidetta Strada Romana delle Gallie, che portava fino in Francia. In epoca medievale nasce così il borgo feudale, governato dai Bard, attorno al Ponte per la riscossione dei pedaggi ed il passaggio delle merci.
Secondo la leggenda invece la costruzione del ponte è legata al Diavolo. Siccome gli abitanti non riuscivano a completare questa maestosa opera, San Martino avrebbe fatto un patto con il Demonio, che in cambio di aiuto avrebbe chiesto l’anima del primo che vi fosse transitato. Una volta terminata la costruzione, il santo estrasse dal mantello un pane e lo gettò sul ponte. Allora un cane affamato, che Martino aveva portato con sè, vi si avventò e fu così la prima creatura a transitare sul ponte. Il Diavolo, raggirato, risprofondò nell’inferno, dal quale era venuto. Quest’evento è festeggiato ogni anno durante il Carnevale, che culmina con il rogo della maschera del Diavolo.
Proseguendo secondo la SS-26 oltre Pont-Saint-Martin si incontra il centro di Donnas, attorniato da distese di vigneti e famoso proprio per il vino più antico della Valle. Superando Donnas si arriva a Bard, borgo medievale dominato da una rocca su cui si trova il Forte. Risalente all’anno mille, fu distrutto da Napoleone nel 1800 e ricostruito una trentina di anni dopo dal conte di Cavour.
Superato Bard una deviazione porta alla valle di Champorcher, percorsa dal torrente Ayasse. All’inizio della valle si incontra dapprima Hone, famoso per la lavorazione della pietra grigia di Courtil, utilizzata per pavimenti e rivestimenti di case. Seguendo la strada che costeggia il torrente Ayasse si incontrano quindi Pontboset, dove il corso fluviale ricco di trote fa parecchi “salti” spettacolari, e poi Champorcher, che da il nome alla valle. Da qui, esattamente dalla frazione di Chardonney, parte la funivia per Laris, stazione sciistica con pendii impegnativi, ma lontani dalla folla.
Alla zona turistica di Pont-Saint-Martin appartengono pure i graziosi paesini di Perloz, Lillianes e Fontainemore, nonostante essi geograficamente si trovano già nella valle di Gressoney. Il primo è famoso per la sagra del pane nero e per il combattimento delle capre. Lillianes e Fontainemore sono entrambi attraversati dal Lys e dotati di un pittoresco ponte medioevale in pietra sul fiume, che raggiunge le rispettive chiesette parrocchiali.