Situata nella parte sud-orientale della Sicilia, la bella provincia di Siracusa termina proprio con l’estrema punta meridionale della terra sicula, capo Passero. Conosciuta come val di Noto, questa parte di Sicilia è caratterizzata dalla presenza di bellissime chiese, palazzi, e piazze, decorati in modo estremamente sontuoso. Il motivo di questo carattere distintivo, va ricercato in un improvviso evento, estremamente nefasto, accaduto nel 1693. Un terribile terremoto colpì questa parte di Sicilia, distruggendo intere città, tra cui Noto ed Avola Antica in provincia di Siracusa, Modica, Ragusa e Scicli nel ragusano.
Nel ricostruire le città, gli architetti incaricati si ispirarono al barocco romano, superandolo in esuberanza di forme e volumi. Definita la “capitale del barocco” o anche il “Giardino di pietra”, Noto è senz’altro l’emblema del barocco siciliano. Capoluogo di provincia, Siracusa è tra le mete turistiche più importanti della Sicilia. Capitale della Magna Grecia e rivale della stessa Atene, conserva oggi interessanti resti archeologici.
Spostandosi verso l’entroterra, a circa una quarantina di chilometri, si trova Palazzolo Acreide, ricostruito dopo il terremoto del 1693 e quindi anch’esso famoso per gli edifici barocchi. A sud di Siracusa, tra i punti di interesse naturalistico, merita senz’altro una visita la riserva naturale di Cavagrande con il profondo canyon scavato dal fiume Cassibile.
Arrivando fino all’estremo punto meridionale della Sicilia, situato persino più a sud di Tunisi, Portopalo è una tappa obbligata per chi vuole mangiare pesce fresco e di qualità. A nord di Siracusa si trova Augusta, con la vicina area archeologica di Megara Hyblaea, fondata da megaresi nel 728 a.C. e rasa al suolo due volte, nel 483 a.C. da Gelone, tiranno di Gela, e nel 213 a.C. dai Romani. Ancora più a nord si trova Lentini, in cui visitare l’area archeologica di Leontinoi, colonia calcidese, fondata nel 729 a.C.