Alla Scoperta del Comprensorio di La Thuile

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Itinerari

Tra gli innumerevoli percorsi da esplorare, sia in inverno, ma sopratutto d’estate, si segnala il bellissimo lago Verney suggestivo specchio d’acqua in mezzo alle montagne, nato dall’opera dei ghiacciai. Per compiere il giro completo attorno al lago occore quasi un’ora. Da La Thuile partono anche le escursioni per il lago del Rutor, dopo aver superato le omonime cascate.

Proseguendo si arriva al rifugio Deffeyes situato a 2500 metri di quota, e da qui fino al ghiacciaio del Rutor. Tra le cascate ed il lago una deviazione porta fino ai due laghi di Bellacomba.

Il passo del Piccolo San Bernardo passaggio naturale per la Francia, molto frequentato nei secoli passati, conserva ancora oggi le testimonianze storiche degli innumerevoli transiti per commercio, migrazioni, guerre, ecc. Partendo dall’Italia, si incontrano le costruzioni romane del mansio orientale, che serviva da magazzino e da alloggio per viandanti e militari, e del fanum gallo-romano.

Situato sul bordo della strada, quest’ultimo era un tempietto forse consacrato ad una divinità celtica, visto che i Romani mantenevano i culti locali delle popolazioni sottomesse all’impero. Continuando il percorso a sinistra si può ammirare il Cromlech, il cui nome deriva dal bretone croum, cioè curva, e lech, pietra sacra. Si tratta di un misterioso grande cerchio di 46 pietre infisse nel terreno, avente un diametro pari a circa una settantina di metri. Esso risale ad un’epoca antecedente al periodo romano. Raggiunta l’ex dogana francese sulla destra si può ammirare un edificio a cortile di epoca romana, probabilmente una sorta di santuario dedicato a Giove Dolicheno, dio protettore dei soldati.

I reperti sacri rinvenuti sono custoditi nel museo archeologico di Aosta. Quindi sulla sinistra si trova la Columna Jovis, una colonna di marmo alta 4,5 metri, che oggi fa da piedestallo alla statua di San Bernardo. Con la caduta dell’impero romano e l’inizio del periodo delle invasioni dei Longobardi e dei Saraceni, la via di transito della Alpis Graia fu successivamente abbandonata e sostituita parzialmente da quella del Moncenisio, itinerario più “comodo”.

Intorno all’XI secolo San Bernardo ripristinò la via di transito, realizzando diversi centri di soccorso e ricovero per poveri, malati, pellegrini, religiosi, mercanti, ecc. Di questi oggi l’unico centro rimasto è l’Ospizio del Piccolo San Bernardo, situato in territorio francese, a circa un chilometro oltre il confine. Ristrutturato, esso è stato adibito a centro culturale e di informazioni turistiche.

Per gli appassionati di botanica si segnala il giardino alpino Chanousia, situato oltre il confine, in Francia. Esso possiede ben 800 specie vegetali, tra cui la flora alpina locale.

 

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