Asolo Golf Club nasce in una delle zone più suggestive del Veneto, le colline asolane, rinomate in tutto il mondo per la loro dolcezza e per il loro fascino
L’area golfistica è in posizione di ottima accessibilità: adiacente alla nuova strada provinciale pedemontana per Possagno e a 2 km dalla S. S. Feltrina che collega Treviso a Feltre e Belluno.
Asolo Golf Club si insedia, quindi, in un paesaggio di straordinaria bellezza, ricco di una variegata e folta vegetazione creando così un percorso golfistico già maturo e perfettamente strutturato.
Il nuovo Circolo è il frutto della passione di un gruppo di imprenditori veneti ed è destinato ad entrare nell’elenco dei migliori golf del mondo. Il progetto della club house sviluppato dall’architetto Luigi Vietti riprende le linee delle case di campagna della fascia pedemontana. Anche nei materiali il ritorno alla tradizione è particolarmente sentito nell’ampio uso del legno e della pietra naturale.
Il campo da golf si estende su una superficie di oltre 140 ettari. La vegetazione tipica delle colline asolane, la conformazione del territorio e gli interventi dei progettisti improntati al massimo rispetto ambientale, permetteranno agli appassionati di godere della grande suggestione paesaggistica.
Piccoli specchi d’acqua, ruscelli e laghi punteggiano l’intero campo, creando non solo un piacevole percorso ma anche interessanti ostacoli che permettono ai giocatori di cimentarsi in colpi di diversa difficoltà.
Il campo prevede 27 buche che mantengono inalterate le caratteristiche ambientali del luogo.
Le prime 9 buche si snodano fino sotto all’alto campanile di Cavaso. Le seconde, meno ondulate sono caratterizzate dalla presenza di due grandi laghi ed inaugurate nel 1997 insieme a tre delle ultime 9 che verranno completate. Ogni buca offre 4 diversi tee di partenza, così da consentire vari livelli di approccio al gioco.I bunkers, all’inglese con le sponde molto alte, permettono ai giocatori con handicap alti di cimentarsi con le difficoltà.
Le prime 9 buche presentano alcuni dislivelli, pur non risultando mai faticose. Notevole la presenza dell’ostacolo d’acqua con parecchi laghetti e ruscelli alimentati da due risorgive.
Le seconde nove buche sono caratterizzate da due enormi laghi realizzati nell’area più a nord in gran parte pianeggiante. È proprio a questi che si deve l’aria vagamente americaneggiante di alcune buche.
Degno di nota, il lungo par 5 della buca quindici che si avvolge quasi completamente al più grande dei laghi e che conferisce alla buca una caratteristica del tutto insolita, offrendo notevoli possibilità di accorciare le traiettorie sorvolando l’acqua con evidenti rischi.
Ma la buca che fra tutte risalta è la diciassette, un par 3 che con i tee in posizione molto elevata si gioca su un meraviglioso green con notevoli pendenze con davanti un laghetto; una buca non difficile ma che sottovalutata farà molte più vittime del previsto.