In estate ed in primavera al di sopra dei duemila metri sono innumerevoli le [I]escursioni[/I] tra distese aride e scure di lava senza vegetazione. Al di sotto di tale quota il verde predomina con pinete, boschi di faggi, betulle, pioppi, e castagneti. Si può fare anche [I]equitazione[/I] grazie ai maneggi presenti sulle falde dell’Etna. In inverno invece tutto il vulcano si presenta imbiancato dalla neve e si può sciare grazie agli impianti di risalita.
Accompagnati dalle esperte guide locali è possibile praticare l’attività escursionistica anche in aree vulcaniche attive, o lo [I]sci alpino[/I] durante il periodo invernale sino alle quote più elevate. I più audaci possono fare [I]canioning[/I] o provare l’emozionante esperienza di penetrare all’interno del vulcano all’insegna dell’esplorazione e della scoperta.
Tra i punti più belli da visitare la [B]Montagnola[/B] (2640 metri), situata a sud del [B]Cratere Centrale[/B], si è formata durante l’eruzione dell’estate del 1763.
I [B]Monti Silvestri[/B] sono cinque coni eruttivi formatesi a seguito dell’eruzione del 1892.
Attraverso la funivia, che arriva sino ai 2900 metri (Torre del Filosofo), e poi proseguendo a piedi fino agli attuali 3340 metri, si giunge sui [B]Crateri Sommitali[/B]. Qui è sempre presente una modesta attività fumarolica e periodicamente si verificano eventi esplosivi di varia tipologia. Attività stromboliane, fontane di lava ed espulsione di ostruzioni del condotto ne alterano continuamente la morfologia. Attualmente i crateri sommitali sono quello Centrale (Voragine e Bocca Nuova), quello di Nord-Est (1911) e quello di Sud-Est (1971).
Numerosissime sono poi le grotte, oltre duecento sparse in tutto il territorio del Parco. Tra queste quella del [B]Gelo[/B]: si parte a piedi da [B]Piano Provenzano[/B] sul versante nord verso il Piano delle Felci, da dove un sentiero, che attraversa la faggeta di M. Timpa Rossa, conduce sulle lave del [B]Passo dei Dammusi[/B] sino alla grotta, al cui interno si trova del ghiaccio perenne.
Molto bello il paesaggio offerto dalla [B]Valle del Bove[/B], un’enorme depressione situata sul versante est del vulcano. Delimitata da pareti che arrivano sino a mille metri di altezza, ha un’estensione di circa sette chilometri per cinque.