Le Ville di Bagheria

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Itinerari

L’aristocrazia palermitana a partire dal XVII sec. grazie al principe Branciforti scoprì la bellezza della piana bagherese, caratterizzata tra l’altro dalla vicinanza di un mare stupendo e dal clima mite. Vennero costruite pertanto numerose ville, inizialmente come luoghi di villeggiatura. [B]Villa Cattolica[/B] si trova nelle vicinanze dell’ingresso di Bagheria, circondata dal verde. Costruita nel 1736 da Francesco Bonanni, principe di Cattolica, l’imponente villa barocca ospita la Galleria d’arte ed il sarcofago monumentale del pittore bagherese [B]Renato Guttuso[/B]. Dal 1988 la Villa è di proprietà comunale.

[B]Villa Butera[/B] fu costruita nel 1658 da Giuseppe Branciforti, e restaurata dal nipote Salvatore nel 1769. La Villa dalla bella facciata settecentesca purtroppo non è accessibile al pubblico.

La bella [B]Villa Palagonia[/B], detta anche [I]Villa dei Mostri[/I], fu costruita nel 1715 dal principe di Palagonia, Francesco Ferdinando Gravina. La Villa è caratterizzata da numerose e grottesche statue e da un bizzarro arredamento, voluti dal nipote del principe, Francesco Ferdinando II. Sia nel palazzo che attorno si trovano statue di nani deformi, centauri, draghi, figure mitologiche, mostri di tutti i tipi, mostruose caricature di amici e frequentatori del palazzo. Oggi la villa, monumento nazionale, è di proprietà privata.

[B]Villa Valguarnera[/B] iniziata nel 1712 dalla principessa Maria Anna di Gravina principessa di Cattolica, venne ultimata solo successivamente. La villa preceduta da un lungo viale, ha un’austerità di tipo neo-classico.

[B]Villa Trabia[/B] fu costruita da Michele Gravina principe di Comitini verso la metà del 1700, ma successivamente modificata dal principe Pietro Lanza di Trabia nel 1890. La facciata in stile neoclassico ha lesene, architravi e ornamenti in stucco bianco su un fondo grigio scuro.

[B]Villa Rammacca[/B], costruita intorno alla metà del XVIII secolo dal principe di Rammacca, Bernardo Gravina, si trova alle falde del monte Catalfano, preceduta da un giardino ricco di piante esotiche.

[B]Villa Galletti Ingaggiato[/B] è una delle ville settecentesche che si conservano meglio. Fu Costruita in tufo senza rivestimento di intonaco, dal marchese di Santa Marina, Giovanni Pietro Galletti.

[B]Villa San Cataldo[/B] fu realizzata agli inizi del Settecento dalla famiglia dei principi Galletti di San Cataldo, ma interamente trasformata alla fine dell’Ottocento. Molto bello il maestoso giardino settecentesco ed i viali del parco arredati con sedili, vasi e statue.

[B]Villarosa Notarbartolo[/B], iniziata di costruire intorno al 1770, fu completata alla fine dell’Ottocento. Il suo portico in stile neoclassico si rifà allo stile del [B]Palladio[/B].

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