Modica: alla scoperta dei gioielli barocchi

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Itinerari

L’aspetto è prevalentemente tardo barocco, poche sono le testimonianze della “precedente città”, antecedente al terremoto del 1693.
La chiesa di [B]San Giorgio[/B], patrono di Modica Alta situata nel corso Garibaldi, è uno splendido esempio dell’architettura barocca siciliana. Ricostruzione di quella più antica, la chiesa attuale è opera del celebre architetto siracusano Rosario Gagliardi, già autore del San Giorgio in Ragusa. Caratterizzata dalla parte mediana incurvata, la facciata presenta il campanile in posizione centrale e cinque portali. Alla chiesa si accede da una magnifica scalinata, realizzata nel 1818. Composta da circa 250 gradini, la rampa parte quasi dal Corso. Diviso in cinque navate, l’interno è ricco di interessanti ornamenti artistici, stucchi e dipinti.

La chiesa di [B]Santa Maria di Betlemme[/B] si trova a Modica Bassa lungo il Corso. Risalente al 1400, della struttura originaria conserva solo la cappella del Sacramento in fondo alla navata destra. Anch’essa fu ricostruita dopo il terribile terremoto. L’interno, diviso in tre navate, presenta interessanti sculture di Antonello Gagini ed un bellissimo presepe in terracotta del XIX secolo.

La chiesa di [B]San Pietro[/B], patrono di Modica Bassa, è situata sul Corso. Preceduta da una grandiosa scalinata arricchita dalle statue dei dodici apostoli, è una basilica a tre navate divise da colonne con capitelli corinzi.

Il convento dei [B]Mercedari[/B] in via Mercè ospita sia il museo Civico, che l’interessante museo Ibleo delle “[I]arti e tradizioni popolari[/I]”. Il primo custodisce reperti archeologici risalenti ai periodi paleolitico e cristiano, il museo Ibleo espone strumenti ed attrezzature delle antiche botteghe artigiane.

La Chiesa del [B]Carmine[/B] a Modica Bassa risale al 1500, di cui mantiene l’originale struttura. Da ammirare lo splendido portale gotico-catalano ed il bellissimo rosone aperto. L’interno ad una navata presenta il gruppo marmoreo della celebre Annunciazione del sedicesimo secolo, opera di Antonello Gagini.

Dintorni
Da visitare [B]Cava d’Ispica[/B], vallata con le necropoli dell’età del bronzo, le catacombe cristiane e le tombe bizantine scavate nella roccia calcarea. Ad una decina di chilometri si trova inoltre il pittoresco paese di [B]Scicli[/B], ricco di bellissime chiese e palazzi barocchi.

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