I monumenti da visitare sono numerosi, considerando che si tratta di una città moderna, ricostruita dopo le distruzioni dai terremoti e dalla seconda guerra mondiale.
Il più noto è il [B]Duomo[/B] risalente al periodo normanno, ma ricostruito secondo il modello originale dopo il terribile terremoto del 1908. Il campanile alto circa 60 metri accoglie un [B]orologio[/B], forse il più grande del mondo, ed unico per la complessità del suo meccanismo. Ogni giorno alle ore 12:00 offre ai turisti uno spettacolo suggestivo. Dopo il dodicesimo rintocco, infatti, un leone alto circa 4 metri e posto quasi in cima al campanile, agita la bandiera e scuotendo coda e testa emette un forte ruggito. Subito dopo tocca al gallo, alto circa 2 metri, che solleva la testa, scuote le ali e canta “chicchirichì” per tre volte. Il tutto accompagnato da tutta una serie di caroselli e movimenti di statue simboliche varie.
Al centro della piazza Duomo è situata la bella [B]Fontana di Orione[/B], del XVI secolo.
All’interno del Duomo merita una visita il [B]Tesoro[/B], una raccolta di arredi sacri in oro, argento e argento dorato, realizzati in massima parte da argentieri di scuola messinese, databili a partire dal medioevo. Il pezzo più pregiato è la Manta d’oro della Madonna.
Altra tappa interessante è il [B]Museo Regionale[/B], situato in viale della Libertà 465. Da ammirare collezioni di pittura e scultura medievale e moderna, tra cui il polittico di S. Gregorio di Antonello da Messina, la Resurrezione di Lazzaro e l’Adorazione dei pastori di Michelangelo Merisi da Caravaggio.
Da non perdere anche una visita alla caratteristica chiesa della [B]Santissima Annunziata dei Catalani[/B] in via Garibaldi 111, costruita nel 1100 forse sulle rovine del Tempio di Nettuno, e rimaneggiata nel XIII secolo. La chiesa si trova un paio di metri sotto l’attuale livello stradale. La pianta è a basilica di tipo bizantino, divisa in tre navate con alta cupola. L’esterno è incorniciato da due ordini di colonne ornate con eleganti capitelli e collegate fra loro da archi bicolori intarsiati. Suggestivo l’interno con influenze arabo-bizantine nei capitelli e le colonne incassate nell’abside.
Molto bella la parte nord della città in cui si trovano [B]Ganzirri[/B] e [B]Torre Faro[/B], due caratteristici villaggi di pescatori. Qui vi sono due laghi salmastri collegati col mare, famosi per le coltivazioni di cozze. L’estremità a nord è [B]Capo Peloro[/B] una delle tre punte della Sicilia, in cui l’incontro tra il mar Tirreno a nord ed il mar Ionio ad est dà origine a caratteristici vortici e mulinelli. Qui il panorama sullo Stretto con lo sfondo della vicinissima Calabria è davvero suggestivo.
Da A[B]ntennammare[/B], un monte dei Peloritani alto 1130 metri circa e situato proprio sopra Messina, si gode un panorama davvero straordinario sulla città e sullo Stretto.