L’Antiquarium è stato inaugurato nel 1986 come risultato di un ampliamento delle collezioni archeologiche del Comune.
Inteso come strumento di educazione permanente, di conoscenza del territorio e di ricerca scientifica, prevede un itinerario diacronico e un’esposizione parallela dei temi della didattica archeologica e dei documenti e testimonianze riferibili all’archeologia del territorio dell’antica Tolerium (identificata con l’attuale Colli S. Pietro-Colle d’oro).
Il percorso espositivo parte con una sezione geologico-antropologica in cui trovano sede resti fossili di animali rinvenuti anche nell’area urbana. Segue un’esposizione di reperti litici del Paleolitico e del Neolitico, mentre l’Età del Bronzo presenta una serie di frammenti ceramici da rinvenimenti sporadici, ma anche da uno stazzo del Bronzo medio di cultura appenninica. A cavallo tra il Bronzo finale e l’Età del Ferro si pongono reperti dallo scavo di un gruppo di capanne in località Coste Vicoi, mentre di un periodo compreso tra il VI e il IV sec. a.C. sono materiali di uso domestico e votivi; si segnalano inoltre terrecotte architettoniche dall’età classica al tardo ellenismo.
La storia del territorio successiva alla colonizzazione romano-latina è segnata da una cospicua attività edilizia, documentata dal rinvenimento di materiali ceramici, epigrafici e metallici. La tarda antichità e l’Alto Medioevo trovano spazio con una serie di reperti delle necropoli paleocristiane.
La fase medioevale chiude l’esposizione con i materiali provenienti dai castelli del territorio, fra i quali quelli di Colleferro e Piombinara (XII-XIV sec.), monumenti che, insieme al complesso di S. Nario e di Colle Cirifalco, sono anche illustrati da appositi modellini.
Contenuto tratto dal
Portale Beni Archeologici e Storico Artistici
del Dipartiento VIII – Servizi per la cultura e restauri