Collocata a Sud-est di Mazzorbo, guarda a nord a Torcello, a Sud a S.Erasmo e a San Francesco del Deserto. Con i suoi 5mila abitanti è il più importante centro della laguna nord.
E’ collegata a Venezia – Fondamente Nuove – attraverso le linee pubbliche di navigazione dell’Actv. Densamente urbanizzata, l’isola conserva poco del suo aspetto naturale.
Burano, o la Boreana, deve il nome ad una delle porte di Altino, da cui venne fondata. Quando Torcello era una città, Burano ne era un vicus, ovvero una borgata.
Burano offre spunti di assoluto interesse per i cromatismi delle sue abitazioni popolari, dipinte con colori vivaci e contrastanti e per le sue attività economiche, la [B]produzione di merletti[/B] e la pesca. Da Vedere la Scuola e Museo del Merletto.
La leggenda narra che proprio grazie ad un pescatore sia nata la tradizionale produzione tessile artigiana. Costui infatti, avendo resistito al canto delle sirene in nome della sua bella, che lo attendeva a Burano, avrebbe ricevuto dalla regina dei flutti una corona di schiuma per ornare il capo della sua sposa.Le amiche della diletta, invidiose e conquistate dalla bellezza del velo, avrebbero cercato di imitarlo, dando così inizio ad una scuola di tradizione centenaria.
Importanti anche gli esempi di architettura sacra, che sopravvivono solo in parte. Erano quattro le costruzioni religiose esistenti fino all’età napoleonica che cadevano sotto la diocesi di Torcello: Santa Maria delle Grazie, detta le Capuccine, ancora esistente ma sconsacrata, San Mauro, San Vito e [B]San Martino Vescovo[/B], chiesa parrocchiale ancora esistente