Le origini dell’artigianato in Alta Badia risalgono al periodo in cui i primi abitanti della valle da cacciatori nomadi diventarono contadini e si stabilirono definitivamente in valle. Le famiglie contadine, a causa dell’isolamento in cui vivevano, dovevano produrre autonomamente i propri mezzi di sostentamento. Il lino, la canapa e la lana venivano filati e tessuti in casa. Con il grano, coltivato e macinato presso il maso si preparava il pane per tutto l’anno.
Molti contadini possedevano solo poco terreno coltivabile e conducevano una vita stentata; spesso erano costretti a cercare un secondo lavoro che consentisse loro di provvedere ai bisogni della famiglia. Erano molto abili e creativi e durante l’inverno, quando non si lavorava la campagna, molti di loro si dedicavano ai più vari mestieri artigianali; facevano i tessitori, i carpentieri, i falegnami, i mugnai e così via. L’artigianato vero e proprio tuttavia cominciò a svilupparsi, quando l’autarchia dei masi diminuì ed i contatti economici tra le famiglie aumentarono.
Lo svolgimento dei vari “mestieri” aveva bisogno dell’acqua e dell’energia da essa prodotta (si sfruttava l’energia dell’acqua per mettere in moto seghe e mulini), per questo in genere i vari artigiani preferivano stabilirsi attorno a fiumi e ruscelli. Pur avendo una loro “sede fissa”, molti artigiani avevano anche un’attività itinerante – andavano di casa in casa e di paese in paese ad esercitare il loro mestiere percependo dei salari a giornata.
Il passare degli anni e la crescente modernizzazione hanno portato alla nascita di nuove attività e causato la scomparsa di alcuni tipici mestieri artigianali legati all’agricoltura come ad esempio quello del bottaio, del cardatore o del conciario. Di molti è rimasto solo il ricordo: vecchie fotografie, vecchi strumenti di lavoro ed i nomi di luoghi che una volta erano sito di questi mestieri.
L’abilità dei contadini nel creare oggetti utilizzando materie prime come il lino, la lana, il cuoio o il legno è stata tramandata agli artigiani di oggi che la esprimono nelle loro opere. La creatività, la manualità e la sensibilità si rispecchiano in particolar modo nell’artigianato artistico le cui creazioni hanno raggiunto un altissimo livello di qualità e sono apprezzate oltre i confini d’Italia. Dagli anni ’50 l’artigianato è una delle maggiori forze economiche della regione.