Il centro storico e le mura

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Itinerari

La storia di Treviso si snoda tra splendide case affrescate, portici e placidi canali dove l’acqua del Sile,
il fiume di risorgiva più lungo d’Europa, scorre tranquilla oltre le mura cittadine, attraverso oasi naturali, antichi mulini e ville.

La conformazione urbanistica di Treviso rappresenta il non plus ultra della città a misura d’uomo: cuore nevralgico del centro storico è [B]Piazza dei Signori[/B], un salotto
all’aria aperta dove i Trevigiani amano incontrarsi e “ciacolare”.
Fanno da cornice alla piazza il [B]Palazzo della Prefettura[/B], costruito tra il 1874 e il 1877, e l’imponente [B]Torre Civica [/B]che ospita il caratteristico “Campanòn”. Sulla piazza si affaccia anche uno dei monumenti più rappresentativi del centro cittadino, il [B]Palazzo dei Trecento[/B], edificio in stile romanico costruito all’inizio del ’200 e restaurato dopo il bombardamento
del 7 aprile 1944.
Da segnalare il [B]Palazzo del Podestà[/B], in stile rinascimentale lombardesco, originariamente del 1491,
che nel secolo scorso ha subito significative modifiche.
A chiudere la piazza è il [B]Calmaggiore [/B]il cui nome deriva dal latino “Callis maior”.

La strada, splendidamente porticata, conduce da Piazza dei Signori direttamente al Duomo. In epoca romana essa coincideva con il [B]Cardo Maximum [/B]e in tempi recenti è
stato ritrovato un tratto dell’antica strada, visitabile su richiesta, (sotto un negozio) nella zona che, non a caso, si chiama Galleria Romana.

Nel punto di incrocio tra cardo e decumano sorge invece la romanica [B]Loggia dei Cavalieri[/B], costruita sotto il
podestà Andrea da Perugia e rivestita da una ricca decorazione a fresco recentemente restaurata.

[B]Le Mura[/B]
Treviso godeva di una cinta muraria già in epoca romana,
ma le vestigia attuali risalgono al ‘500, quando Fra’ Giocondo prima e Bartolomeo D’Alviano poi contribuirono al
loro miglioramento e ampliamento su commissione della Repubblica Veneziana.
Ancora oggi sono visibili il terrapieno, rivestito all’esterno da una spessa muraglia di mattoni di quasi 4 km, ed i torrioni circolari, con le cannoniere seminascoste, che ci rammentano del ruolo assunto dalla
città quale importante baluardo difensivo ai tempi della Serenissima. Fa sorridere il pensiero che una simile struttura militare rappresenti oggi il luogo ideale per passeggiare e fare jogging, in una suggestiva cornice di verde e acqua. Di forte impatto visivo sono infine le tre splendide porte, San Tomaso, Santi Quaranta e Altinia: quasi un ingresso trionfale nel capoluogo della Marca

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