Viaggiare attraverso l’arte e la cultura nella provincia di Venezia, alla scoperta dei tesori d’arte custoditi nei musei minori e nelle chiese meno conosciute, immergendosi nel verde della Riviera.
Affacciata ad est sul Mar Adriatico, la provincia di Venezia confina a nord-est con il Friuli-Venezia Giulia, a sud con la Provincia di Rovigo, a ovest con la Provincia di Padova e la Provincia di Treviso.
Sembra nascere dal nulla, all’incontro di due infiniti, l’acqua e il cielo: [B]Venezia[/B] (m 1; ab. 275.000 ca.) da secoli folgora il visitatore con la sua singolare bellezza. Il compatto tessuto architettonico di palazzi,
chiese, ponti, calli e campielli lascia appena trapelare gli elementi ambientali e funzionali che formano la sua trama: sopra e dentro la Laguna i rii interni, il Canal Grande e i ponti che lo attraversano, il porto, la stazione, il rettilineo nastro della ferrovia e della strada che la collegano alla terraferma. La sua lunga, gloriosa stagione politica e artistica è durata un
millennio (per tradizione si contano 120 dogi); la città è stata per oltre un secolo cuore pulsante del Mediterraneo e del commercio mondiale; nel suo tramonto dorato e voluttuoso ha saputo ancora essere capitale europea del teatro, delle feste, della gioia di vivere. «Quei giorni sono andati, ma la bellezza è ancora qui» diceva Byon, e le sue parole sono ancora attualissime.
«Sembra che con le vostre barche scivoliate sui prati… la vostra casa è sui canneti come quella degli uccelli… davanti alla porta delle case, fatte di vimini e canne, legate le vostre barche»; così scriveva Cassiodoro ai lagunari del tempo di Teodorico. In qualche angolo della [B]Laguna[/B] (52 km di estensione lungo la costa adriatica e dagli 8 ai 14 km tra il mare e la terraferma per una superficie di 550 km2) si possono ancora avere le stesse impressioni. Del resto, la geografia di oggi è quale la foggiò la Serenissima nella sua ostinata difesa dall’azione del mare e dei fiumi: fra terre emerse, isole coltivate o urbanizzate, barene e valli di pesca, i canali e le paludi modellate dai flussi deltizi delineano un paesaggio che cambia continuamente per il sole, la nebbia, il vento, le nuvole, la stagione e la marea che, con flusso e riflusso, è da sempre il palpito di vita di questo ambiente unico. Il modo migliore per scoprirlo è imbarcarsi su un traghetto da Venezia, alla volta dell’isola da cui ci si sente più attratti. E da questa alla successiva.
Accanto al suggestivo intrico lagunare, Venezia vanta un dolce litorale che permette di associare alla visita del capoluogo una vacanza di sole, spiagge e natura, sempre all’insegna della cultura e dei colori locali; il Veneto orientale è infatti un territorio ricco di storia, con un interessante patrimonio monumentale di età romana e medievale. Il paesaggio sfuma dalla terra all’acqua, dai reticoli degli appezzamenti alle barene, fino al mare aperto. Partendo da Mestre, l’itinerario segue la costa toccando noti centri balneari come Lido di[B] Jèsolo[/B] e [B]Càorle[/B], per poi spingersi nell’entroterra.