Ha 463 anni ma non li dimostra, anzi nel tempo si è ‘rinverdito’ sempre di più. L’Orto Botanico di Padova è stato fondato nel 1545 ed è il più antico orto universitario del mondo. Una storia, la sua, iniziata con la Repubblica Veneta che solo in quel luogo autorizzò la coltivazione delle piante medicinali. Nel corso dei secoli l’Orto si arricchì di piante provenienti da varie parti del mondo, specialmente dai Paesi dove la Serenissima aveva possedimenti o scambi commerciali, e si ingrandì fino a occupare una superficie di oltre due ettari con annesse una biblioteca, l’erbario e vari laboratori.
Oggi le star dell’Orto Patavino sono la palma di S. Pietro – esemplare messo a dimora nel 1585 e resa famosa da Goethe che le dedicò alcuni scritti e opere scientifiche -, un platano orientale del 1680 con il fusto cavo, un ginkgo del 1750 e una magnolia probabilmente piantata nel 1786 (ritenuta la più antica d’Europa). Tutto intorno alberi, fiori, arbusti, piante insettivore, medicinali e velenose, piante acquatiche e succulente, erbe aromatiche.
Difficile dire quante esemplari ci siano in quest’oasi di bellezza, perché la ‘collezione’ viene costantemente aggiornata. Di recente, per esempio, sono state introdotte specie vegetali rare del Triveneto e dei Colli Euganei con l’obiettivo di far conoscere al pubblico le piante più caratteristiche del territorio e studiare quelle minacciate di scomparsa.
Nell’Orto patavino è stato approntato, per la prima volta in Italia, un itinerario studiato espressamente per non vedenti e ipovedenti dove i cartellini identificativi riportano il nome e le peculiarità delle piante in carattere Braille.
Nel 1997 l’Orto è stato iscritto sulla Lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO con la seguente motivazione: ‘L’Orto botanico di Padova è all’origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Ha largamente contribuito al progresso di numerose discipline scientifiche moderne, in particolare la botanica, la medicina, la chimica, l’ecologia e la farmacia’.