Approdo di Sicilia per antonomasia, Messina è separata dalla Calabria da soli tre chilometri di mare. La storia e la cultura della città è fortemente legata proprio allo [B]Stretto di Messina[/B], abitato secondo la leggenda da due mostri marini, Scilla con sede in Calabria e Cariddi in Sicilia, causa di tanti naufragi nei tempi antichi.
Di antichissime origini, fu Zancle per i Greci, per via della forma a falce del porto, e Messana per i Romani. Nonostante il terribile terremoto del 1908, il più distruttivo della storia d’Italia, oggi Messina è capoluogo di provincia con circa 250.000 abitanti.
Delimitata ad est dal mar Ionio e ad ovest dai monti Peloritani, la città si sviluppa in lunghezza.
[B]La pesca del pescespada[/B]. Il pescespada attraversa ogni anno da aprile ad ottobre lo Stretto di Messina, dando vita ad una tradizionale pesca millenaria. Le tipiche imbarcazioni utilizzate, le Feluche, sono dotate di un albero altissimo per l’avvistamento del pescespada. Inseguito, il pesce viene arpionato dal “lanzatore”, che si trova su una lunghissima passerella a sbalzo a prua. Questa pesca, dalle radici profonde, risale addirittura ai Fenici, ai Greci ed ai Romani. Di questa antica tradizione oggi rimangono dei riti particolari come la “cardata da cruci”, cioè l’abitudine di graffiare a croce il pescespada appena pescato. Tra i piatti tipici della cucina popolare messinese, naturalmente il pescespada è uno dei principali protagonisti. Da provare le gustosissime braciolettine (involtini) di spada alla griglia.