Valvasone sorge in prossimità della riva destra del fiume Tagliamento, nella media pianura friulana: paese di modeste dimensioni, ma traboccante di memorie storiche, progetti culturali ed iniziative sociali.
Il primo pregio turistico di Valvasone è rappresentato dallo stato di conservazione del nucleo storico, ove numerose dimore signorili dei secoli che vanno dal XIV al XVII ne fanno uno degli angoli più incantevoli dell’intero Friuli. Di origine romana, Valvasone assunse notevole importanza durante il Medioevo in virtù del suo guado sul fiume Tagliamento. A tale epoca risalgono il castello, l’impianto urbanistico, le chiese, ma anche l’origine dello stesso nome del paese, dall’antico tedesco WAL, ossia ” altura, rialzo” e WASO, “prato”.
Il monumento di maggiore rilievo storico-artistico è costituito dal castello, racchiuso dal fossato e dall’antica cinta muraria, all’interno del quale sono ben conservate due camere con stucchi, un teatrino settecentesco, nonché una ricca pinacoteca. Nel corso dei secoli, nelle aree limitrofe al castello è sorto il borgo, ben protetto da mura, torri e fossati. Le strutture di difesa, per la gran parte perse conseguentemente all’espansione della città, hanno contrassegnato l’impianto urbanistico che ancor oggi resta medievale, caratterizzato da scorci di tale suggestione da far rivivere al visitatore atmosfere d’altri tempi. Altresì interessante risulta essere la piazza che si trova di fronte al castello e l’antico mulino, come del resto tutto il centro della città, con case medievali e palazzi importanti. Nella casa parrocchiale è conservato l’unico organo del Cinquecento veneziano esistente in Italia.
Il Medioevo a Valvasone risulta tuttora vivo e presente nell’aria, dall’atmosfera semplice e austera delle piazze, alla fascino del dedalo di vicoli, ai portici. Come per magia, in occasione del secondo week-end di settembre, grazie all’importante rievocazione medioevale il visitatore che varca le porte di Valvasone, viene improvvisamente condotto nel lontano Medioevo, al cospetto di nobili dame e arditi messeri, intrattenuto da giocosi musici e pungenti giullari, affascinato da abili artigiani e tenaci mercanti, ammaliato da ricche taberne e suadenti meretrici.