Vulcano, l’isola dell’arcipelago più vicina alla costa siciliana, è caratterizzato dalla presenza di due vulcani, il Gran Cratere e Vulcanello. Il primo è quello principale di notevole dimensioni, detto anche Vecchio o del Piano. Vulcanello invece è molto più piccolo. Collegato al resto dell’isola da un’istmo, originariamente Vulcanello era un’isola indipendente, poi nel 183 a.C. a seguito di un’eruzione si è formata la striscia di terra che lo collega a Vulcano.
Per secoli e fino a non molto tempo fa Vulcano è rimasto disabitato, a causa della presenza di continui fenomeni eruttivi. Gli antichi greci pensavano che si trattase di un’isola sacra appartenente ad Efesto dio del fuoco, e che nel suo cratere si trovasse l’officina in cui lavoravano i Ciclopi per fabbricare le armi degli eroi.
Oggi è presente sull’isola un piccolo centro abitato, Porto di Levante, costituito da costruzioni recenti, con alberghi, ristoranti, negozi e ville. Qui si trova la famosa pozza con i fanghi caldi, in cui ci si immerge per gli effetti benefici, soprattutto per le malattie reumatiche.
Tra i prodotti tipici da gustare il pecorino e la ricotta, i capperi, le olive e la Malvasia doc. Per lo shopping molto belli i gioielli ottenuti dalla lavorazione dell’ossidiana, pietra vulcanica proveniente da Lipari.
La costante attività vulcanica, quale il ribollire delle acque, i bagliori notturni e le eruzioni sottomarine che causavano moria di pesci, impressionò ed appassionò storici e studiosi dell’antichità. L’ultima grande eruzione avvenne nel 1888, e costrinse i pochi coloni dell’isola ad abbandonare l’estrazione di zolfo e di allume, già esistenti in epoche remote. Attualmente le attività vulcaniche sono limitate alle emissioni fumaroliche presenti un pò ovunque sull’isola. Molto suggestivo lo spettacolo presente sul Gran Cratere, un imbuto enorme in cui si è avvolti da esalazioni di vapori di zolfo dall’odore piuttosto acre.